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“Vanessa Incontrada ha perso 18 chili”: come funziona la nuova truffa dimagrante

La celebre showgirl è stata "usata" dai truffatori della Rete per adescare possibili vittime, usando il suo peso come esca acchiappa click

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Alla luce dei recenti sviluppi nel mondo della salute e del benessere, un nuovo scandalo ha scosso il panorama delle truffe dimagranti online. Celebrità di spicco, tra cui la conduttrice Vanessa Incontrada e il noto professore Giorgio Calabrese, sono state involontariamente coinvolte in una rete di frodi mirate a promuovere integratori alimentari fasulli.

L’evoluzione delle truffe dimagranti, dalle tenie vendute in barattoli fino alle sigarette per il ventre piatto e agli occhiali anti-fame, ha trovato nel web un terreno fertile per diffondersi. Tuttavia, con l‘avvento delle tecnologie deepfake, queste truffe hanno raggiunto livelli di sofisticazione senza precedenti.

Il recente caso che ha scosso l’opinione pubblica coinvolge la celebre conduttrice Vanessa Incontrada e il rinomato professore Giorgio Calabrese. Attraverso i social media, sono state diffuse interviste fasulle che promuovevano un integratore alimentare chiamato Keto Diet, affermando che potesse far perdere ben 18 chilogrammi in soli due mesi.

Questo schema truffaldino non è nuovo. Celebrità come Fabio Fazio, Ilary Blasi, Chiara Ferragni ed Elisabetta Canalis sono stati precedentemente utilizzati per promuovere prodotti dimagranti fasulli. Le campagne pubblicitarie, brevi ma intense, sfruttano il richiamo delle celebrità e promettono risultati miracolosi o facili guadagni per attirare gli utenti.

Per rendere le truffe più credibili, i truffatori riproducono fedelmente i siti web delle principali testate giornalistiche nazionali. Nel caso dell’intervista fake riguardante Incontrada e Calabrese, le false interviste sono apparse su pagine simili a Repubblica e il Sole 24 Ore, utilizzando colori, font e layout grafico simili per ingannare gli utenti.

Tuttavia, basta una lettura attenta per individuare le discrepanze nelle interviste false. Frasi improbabili e errori grammaticali evidenti denunciano la natura truffaldina degli articoli. Inoltre, anche i fotomontaggi che mostrano le celebrità con i prodotti in mano sono piuttosto evidenti nella loro manipolazione. Questo non è il primo caso in cui Giorgio Calabrese è coinvolto in una truffa di questo genere. Nel 2019, il dietologo si era trovato a dover smentire pubblicamente post virali su un prodotto dimagrante chiamato Idealica, del quale non conosceva nulla e che non aveva mai promosso.

Le strategie dei truffatori includono anche la pubblicazione di recensioni fasulle per ingannare ulteriormente gli utenti e convincerli ad acquistare i prodotti. Account falsi sui social media ringraziano le celebrità per aver promosso i prodotti e affermano di aver ottenuto risultati miracolosi. Questi scandali dimostrano l’importanza di essere cauti quando si tratta di prodotti dimagranti o promesse di guadagno facile, specialmente quando vengono promossi da personaggi famosi. Le truffe online continuano a evolversi, ma con un’attenzione attenta e una consapevolezza delle tattiche utilizzate, gli utenti possono proteggersi da queste frodi e mantenere la propria sicurezza online.

Purtroppo esistono molti tipi di truffe online, ognuna con le proprie caratteristiche e strategie per ingannare le persone. Alcuni esempi comuni includono:

  1. Phishing: Questa tecnica coinvolge l’invio di email o messaggi che sembrano provenire da entità legittime, come istituti bancari o aziende, al fine di ottenere informazioni personali come password, numeri di carta di credito o informazioni bancarie.
  2. Truffe di investimento: Queste truffe promettono alti rendimenti sugli investimenti con poco o nessun rischio, spingendo le persone a investire in schemi piramidali, criptovalute fasulle o altri programmi fraudolenti.
  3. Frodi di vendita online: Includono annunci falsi per prodotti o servizi su siti di e-commerce, dove i venditori prendono il pagamento ma non consegnano mai la merce, o vendono prodotti contraffatti o di scarsa qualità.
  4. Truffe di prestito: Coinvolgono offerte di prestiti online che richiedono pagamenti anticipati per spese di elaborazione o assicurazioni, ma i prestiti promessi non vengono mai erogati.
  5. Ransomware: Questa forma di malware blocca l’accesso al computer o ai dati della vittima finché non viene pagato un riscatto. Anche se non è tecnicamente una truffa, è un’attività illegale che può causare danni finanziari significativi.
  6. Truffe sentimentali: Coinvolgono persone che fingono di essere interessate sentimentalmente alle loro vittime online, spesso attraverso siti di incontri o social media, al fine di ottenere denaro o altre risorse.

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